Volando attraverso il tempo:
la storia dell'Aeroporto Nicelli
Attraverso le nuvole del tempo:
Immaginate un volo attraverso la storia, dove l'eleganza dell'aviazione si intreccia con la bellezza senza tempo di Venezia. L’Aeroporto Giovanni Nicelli non è solo un luogo di partenza, ma una vera icona del passato, capace di raccontare storie straordinarie legate al progresso tecnologico e alla cultura italiana.
Il primo decollo veneziano
Nel lontano 1911, un'epoca di esplorazioni e scoperte, Alessandro Umberto Cagno, pilota audace e campione automobilistico, sfidò i cieli sopra Venezia con il suo spirito intraprendente. Con grande passione e una determinazione ineguagliabile, sorvolò la Basilica di San Marco, regalando alla città lagunare un primo assaggio del fascino e del mistero dell’aviazione, un'arte allora ancora giovane e in fase di evoluzione. Questo storico volo non solo catturò l'immaginazione dei veneziani, ma segnò anche l’inizio di un'era in cui il cielo si apriva a nuove possibilità.
Qualche anno più tardi, nel 1915, la piazza d’armi del Forte San Nicolò al Lido si trasformò in un campo d'aviazione strategico, da cui decollavano le squadriglie francesi per proteggere la città durante le tumultuose fasi della Prima Guerra Mondiale. Le ali degli aerei, una volta simboli di libertà, divennero ora strumenti di difesa in un momento cruciale della storia.
Fu proprio in questo contesto che Gabriele D’Annunzio, icona del volo e della letteratura, si distinse come un pioniere audace, iniziando a scrivere pagine indelebili di coraggio e innovazione. Comandando la Prima Squadriglia Navale Siluranti Aeree, D’Annunzio non solo portò avanti missioni audaci, ma infuse nel volo un senso di eroismo e avventura che affascinava e ispirava la nazione. La sua figura divenne simbolo di un'epoca in cui l'aviazione prometteva non solo il superamento dei confini geografici, ma anche una nuova visione del futuro.
L'Età d'Oro
Nel 1926, sotto la guida visionaria dell’ingegnere Renato Morandi, venne inaugurato uno dei più ambiziosi progetti dell’epoca: trasformare quel campo pionieristico in uno scalo civile di prestigio. Così nacque l'Aeroporto Giovanni Nicelli, che negli Anni Trenta divenne il cuore pulsante dell’aviazione italiana.
Questo aeroporto non era solo un punto di partenza per voli commerciali, ma un vero simbolo di modernità e innovazione, attirando l’attenzione internazionale. Qui decollò il leggendario Junkers 13 della Transadriatica, dando il via a una nuova era di collegamenti tra Venezia e le capitali europee come Vienna.
Il Nicelli si distingueva non solo per la sua operatività, ma anche per il suo stile: la stazione passeggeri, inaugurata nel 1935, era un capolavoro architettonico. Arredata dall’artista futurista Tato, le sale erano impreziosite da opere dedicate al volo, mentre l’architetto Mario Emmer curava ogni dettaglio, dalle decorazioni del ristorante fino al bancone del bar. L'aeroporto rappresentava non solo una porta verso il mondo, ma un tributo all’arte e al design degli Anni Trenta.
Verso l'aviazione privata
Anche dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando il Nicelli fu teatro di occupazioni militari e operazioni di sabotaggio, lo spirito dell'aeroporto non si è mai spento. Grazie al coraggio di alcuni dipendenti, le strutture furono salvate e, nel 1998, iniziò un restauro che restituì al Nicelli la sua gloria originale. Oggi, immerso in un progetto di sviluppo che lo posiziona come scalo per l’aviazione privata, l’aeroporto rappresenta un gioiello storico che attira viaggiatori da tutto il mondo. Nel 2014, la BBC lo ha inserito tra i dieci aeroporti più belli del mondo: un riconoscimento che lo rende una tappa imperdibile per chi visita il Lido di Venezia. Tra passato e presente, il Nicelli non smette di affascinare.
Visitare questo scalo significa volare indietro nel tempo, immergendosi in un’atmosfera ricca di storia e di emozioni. Scoprite la magia dell’Aeroporto Giovanni Nicelli e lasciatevi trasportare da una Venezia diversa, fatta di cieli aperti e memorie indelebili.